In tutto il territorio della Romagna l’incidenza di nuovi casi di infezione da virus HIV è relativamente alta, superiore alla media regionale e nazionale: circa 1 nuovo caso ogni 10.000 abitanti all’anno. L’infezione da HIV è una condizione cronica: una cura efficace può ridurre il virus a quantità non dosabili, ma non riesce ancora ad eliminarlo dall’organismo, per cui la terapia, che è impegnativa e onerosa, deve essere assunta per tutta la vita. Il maggior beneficio della terapia si ha se viene assunta precocemente.
Ma uno dei problemi che persistono nel nostro paese è il ritardo di diagnosi: quasi il 50% delle persone scoprono di avere contratto il virus HIV dopo molti anni dal momento dell’infezione (questo perché i sintomi sono tardivi). Nel frattempo, il virus avrà certamente prodotto danni alle difese immunitarie della persona, e possono esserci state trasmissioni inconsapevoli durante contatti sessuali non protetti. Tutti conosciamo l’importanza della prevenzione primaria, legata a comportamenti sessuali responsabili, ma non possiamo trascurare, per quanto sopra esposto, la sollecitazione ad una diagnosi precoce.
Per questo, aderendo alle raccomandazioni in tal senso che vengono dalla Commissione Europea (HIV TEST WEEK) l’ASL della Romagna promuove il test per l’HIV con una giornata di apertura straordinaria, dalle 8 alle 12, dei punti di prelievo, che è stata fissata per sabato 29 novembre.
La giornata del 29 novembre vuole dare un effetto di sensibilizzazione e di invito a superare la paura del test, che, come accade per tutte le malattie percepite come gravi, può paralizzare la persona, impedendo così una diagnosi e una presa in carico tempestiva. Il test per l’HIV in Emilia Romagna è sempre gratuito, può essere richiesto dal medico di famiglia, ma può essere effettuato anche senza richiesta medica in tutti i punti segnalati qui sotto.