Riceviamo e pubblichiamo questa bellissima testimonianza
E’ passata una settimana da quando siamo tornati dal Campionato nazionale di Ravenna… E ancora rivivo le emozioni di quei giorni forti nella mia mente e nel mio cuore.
Quando ricevetti l’invito per partecipare al torneo furono tanti i dubbi che mi assalirono… Saremmo stati all’altezza di competere con le altre squadre? E nel caso non vincessimo niente, come la prenderanno i ragazzi? Sarò in grado di sostenerli ed appoggiarli? Confesso che all’inizio temporeggiai per iscrivere la squadra, sperando in cuore in una non adesione da parte dei ragazzi.. Ma subito ricevetti la prima lezione: i ragazzi erano entusiasti di partire per questa trasferta.. Non potendo deluderli, misi in moto la macchina organizzativa: volantino, iscrizione, prenotazioni, allenamenti mirati, inserimento di nuovi atleti nella squadra..
Giunti a Ravenna, dopo un viaggio lunghissimo, ci siamo sistemati negli alloggi per un po’ di relax.. ma subito mi aspettava la riunione tecnica! Scortata dal mio presidente, mi sono presentata sul luogo di ritrovo: la tensione e l’ansia sono state cancellate da un’accoglienza calorosa e familiare, senza rendercene conto eravamo seduti a tavola ad assaggiare le prelibatezze della squadra napoletana!
I responsabili Ivo e Cristina ci hanno accolto, coccolati e, rinunciando a del tempo della loro cena, ci hanno spiegato nei dettagli come si sarebbe svolta la manifestazione e il regolamento. Tornati a casa, eravamo già più sereni e felici di aver aderito a questo torneo!
Finalmente è arrivato il giorno delle gare, i ragazzi un po’ nervosi, i partner ancora di più.. ed io molto tesa , non potevo dimostrarglielo, dovevo dargli coraggio! Le due partite del mattino non sono andate bene, gli avversari erano bravi e con un ottimo gioco di squadra.. Il morale della squadra non era dei più alti, bisognava fare qualcosa.. Dopo pranzo, mentre ci recavamo in palestra, abbiamo recuperato un cane scappato da casa… Bingo! Avevamo recuperato il sorriso, o meglio lui ce l’aveva ridato; in attesa che i padroni lo venissero a recuperare avevamo una mascotte, un diversivo per non pensare all’ennesima sconfitta!
Siamo giunti all’ultima partita stanchi e demoralizzati, con la voglia di finire presto e tornare a casa.. Ed è proprio lì che è successa la magia: una formazione affiatata e ben distribuita, il tifo da stadio dei nostri nuovi amici e delle squadre presenti e il Fuorionda vince il primo set! Ragazzi che dirvi, potevamo tornare a casa vittoriosi, per me avevamo vinto il campionato!!! Ero orgogliosa dei miei ragazzi e li avrei osannati, nominati per anni come quei campioni che avevano compiuto la “mission impossible”!!! Purtroppo la partita è finita al terzo set, con la vittoria del So Sport di Urbino, ma i miei ragazzi si erano battuti come dei veri leoni.
Ho imparato tanto da i miei guerrieri, coraggiosi e allegri, combattivi e divertenti, generosi e invincibili… Come si fa a non voler allenare una squadra così? Che anche se si piazza al penultimo posto gioisce e festeggia come se fossero arrivati primi? Ah quasi dimenticavo, abbiamo portato a casa la coppa come squadra fair play!
Concetta Catania