Il Team Romagna Judo, domenica 29 aprile, si è recato a Ciserano, nella provincia di Bergamo, dove ha disputato con la squadra dei cadetti, il 10° Gran Premio Nazionale CSI all’interno di un superbo palazzo dello sport che nei tre giorni della manifestazione ha ospitato i 573 atleti finalisti (409 nel maschile, 164 nel femminile), rappresentanti di 42 società sportive e di 12 comitati territoriali. Gli atleti ravennati in gara erano cinque: Andrea Segurini, Sergio Pyzh, Gian Marco Fabi, Claudia Perrone e Alessandro Graziano; e cinque sono state pure le medaglie portate in patria. La squadra cadetta si è ben destreggiata in tutte le categorie a cui ha preso parte, tanto è vero che ha collezionato medaglie in ogni categoria di peso. Il tecnico-accompagnatore che ha spronato e incoraggiato gli atleti sul tappeto era Omar Farolfi, che anche grazie alla sua esperienza è riuscito a portare a casa solo atleti medaglisti. Tre sono i titoli italiani conquistati in questo campionato da: Alessandro Graziano, Gian Marco Fabi e Claudia Perrone; mentre Sergio Pyzh e Andrea Segurini, hanno conquistato il terzo posto nelle rispettive categorie di peso.
A salutare i finalisti ciessini ci ha pensato quest’anno la fortissima Edwige Gwend, che spiegando la sua preparazione in vista dei Giochi Olimpici londinesi, ha rivolto ai giovani colleghi queste belle parole: “Mi rendo conto di quanta tensione possa esserci alla vigilia di una manifestazione di altissimo livello per un atleta dopo tanti sacrifici e mesi di lavoro duro ed ininterrotto. Anche voi penso, pur con obiettivi diversi, vi ritrovate alle prese con le stesse tensioni e speranze. Lo sport è questo, dura preparazione, tanta concentrazione, sacrifici, nella speranza di raggiungere l’obiettivo che vi siete posti ed al quale ambite per andare poi oltre.” Infine il messaggio più intenso della forte atleta azzurra, un oro ed un argento agli Europei con la Nazionale azzurra, dopo aver conquistato il titolo continentale juniores: “Lo sport deve preparare a saper affrontare problemi ben più difficili di un incontro sul tatami. Però chi si è battuto per vincere un combattimento, saprà affrontare meglio gli altri ostacoli che si troverà di fronte. Provate quindi, non abbattetevi per una sconfitta e non esaltatevi troppo per una vittoria, ma cercate di fare esperienza ed andate avanti per la vostra strada”.