L’individuazione nei muscoli scheletrici dei topi di una proteina, l’ormone ‘irisina‘, che aumentava con l’esercizio, le valse il soprannome di ‘ormone dello sport‘.
Quello che sembrava essere un falso mito si è trasformato in realtà.
I ricercatori della Harvard Medical school di Boston della Harvard University, l’hanno individuata anche nel sangue umano scoprendo che brucia i grassi e che aumenta decisamente in chi svolge attività fisica.
L’irisina agisce sulle cellule adipose convertendole in grasso bruno, che funziona da deposito ma ha anche la capacità di bruciare i grassi per trasformarli in calore. L’incremento dell’irisina nel sangue comporta una accelerazione del metabolismo di per sè, anche senza svolgere attività fisica. Dall’ormone potrebbero derivare nuove terapie per le patologie metaboliche come il diabete e l’obesità.
Gli studiosi l’hanno trovata in un campione di 10 persone, di 25 anni di età, di cui 6 sottoposte ad attività fisica intensiva di tipo aerobico, ovvero cyclette, passeggiate e tapis-roulant 3 volte alla settimana e per 12 settimane, e 4 invece sedentarie. “Abbiamo scoperto che l’irisina circola in minime quantità, pari a 3,6 nanogrammi per ml, nel plasma degli individui sedentari. Invece nei soggetti sportivi il livello aumenta in modo sensibile, cioè 4,3 nanogrammi per ml. I dati attuali dimostrano quindi in modo inequivocabile che l’irisina esiste anche nell’uomo, circola nel sangue ed è regolata dall’esercizio“, spiega Mark Jedrychowski, primo autore dello studio.
Il passo verso una pillola che permetta di avere gli stessi benefici dello sport senza muoversi dal divano, dicono gli esperti, si fa ora più concreto.
