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Ancora una volta a rendersi ridicoli sono stati i genitori #NoAllaViolenza

Ancora una volta a rendersi ridicoli sono stati i genitori #NoAllaViolenza

Ai tornei dell’Eurocamp di Cesenatico ho lasciato un pezzo del mio cuore: un’esperienza di vista sportiva intensa ed emozionante, quando muovevo i miei passi come istruttore mini-arbitri per conto della Federazione Italiana Pallacanstro, che mi ha permesso di vivere momenti che non dimenticherò mai e stringere relazioni con arbitri (che ormai sono cresciuti) ed istruttori che vanno avanti ancora oggi dopo tanti anni.

Purtroppo ora mi ritrovo a parlare di questa bellissima manifestazione di basket giovanile, utilizza anche per la crescita tecnica e personale dei giovani fischietti, per alcuni episodi che hanno macchiato il lavoro fatto da circa 150 persone tra arbitri, mini-arbitri ed istruttori al seguito. Il primo episodio riguarda un genitore ha cercato di aggredire un mini-arbitro “prendendo in prestito” una stampella ad una ragazza infortunata che incredula stava assistendo alla partita, mentre il secondo riguarda una vera e propria aggressione ad un arbitri di 16 anni schiaffeggiato da un genitore in tribuna.

Affido la cronaca al Resto del Carlino, che ha riportato l’accaduto:

Follia al torneo di basket dell’Eurocamp di Cesenatico. Lunedì sera, infatti, un genitore 47enne ha perso la testa sugli spalti e ha aggredito un mini-arbitro di appena 16 anni. L’episodio ha quasi fatto saltare la finale del torneo, che si è giocata lo stesso soltanto per la correttezza del gruppo arbitrale. Ma appena prima della partita, ieri mattina, il gruppo di 137 arbitri da tutta Italia (la maggior parte minorenni) ha esposto un lungo striscione in campo con l’hashtag #NoAllaViolenza, per ribadire ancora una volta che i valori dello sport non sono quelli visti in campo e, tantomento, sugli spalti.

Ancora una volta a rendersi ridicoli sono stati i genitori, spesso molto più pericolosi dei figli in campo. Quest’uomo di 47 anni avrebbe prima insultato e poi schiaffeggiato il giovanissimo arbitro, colpevole, a suo dire, di un arbitraggio sbagliato. Tanto è bastato per fare volare un ceffone dagli spalti. Immediatamente sono intervenuti in difesa del giovane arbitro anche altri genitori. Ma l’uomo è stato poi identificato dai carabinieri del posto e il ragazzino portato in ospedale. Per ora non risultano denunce, ma bisognerà aspettare qualche giorno per sapere se questa vicenda è davvero finita. E’ possibile infatti che i genitori del piccolo arbitro decidano di denunciare l’episodio.

«Il gruppo arbitri e istruttori – hanno scritto su Facebook i giovani ragazzi – nel rispetto delle squadre che, con la massima correttezza, hanno raggiunto il giusto riconoscimento di quattro giorno di sana e leale competizione sportiva arrivando alle fasi finali, stigmatizzano e condannano fermamente gli episodi di violenza verificatisi nella giornata di lunedì 28. Prima delle gare di finale è stato dunque osservato un momento di riflessione affinché la violenza non possa intaccare il valore educativo dello sport».

I primi a prendere le distanze dall’aggressore sono i dirigenti di Eurocamp, la società organizzatrice del grande torneo di basket giovanile, con Luca Noferini che ha usato parole dure: «Abbiamo richiamato ufficialmente il 47enne e la società di appartenenza. Quanto accaduto è grave e inaccettabile. Purtroppo episodi di questo genere accadono sempre più spesso e riguardano nella maggior parte dei casi le squadre straniere partecipanti ai tornei. La violenza va contro ogni principio sul quale basiamo la nostra attività sportiva giovanile e noi la condanniamo con forza e rigore».

Prima di leggere questo articolo erano rimbalzate le notizie sia su Facebook che su Whatsapp, e mi ero già fatto un’idea chiara della situazione paradossale avvenuta durante questa kermesse sportiva, che spero non leda la reputazione di Eurocamp, da sempre attenta alla crescita del settore arbitrale permettendo di organizzare in concomitanza dei propri tornei dei veri e propri stage intensivi rivolti sia a mini-arbitri all’inizio della propria carriera sia ad arbitri lanciati verso i campionati nazionali. Una frase del Carlino riassume tutto: “Ancora una volta a rendersi ridicoli sono stati i genitori“. Senza scendere in considerazioni psicopedagogiche mi chiedo: che insegnamento viene trasmesso ai figli da questi genitori? Considerando che la famiglia è l’agenzia educativa più importante, sono tanti gli interrogativi che mi frullano per la testa.

Credo che il pensiero più in linea con le mie idee sia quello di Marina Scaltriti, mio mentore in quegli anni in cui presenziavo a Cesenatico dapprima come arbitro e poi come istruttore, che ha affidato a Facebook:

Questi sono gli adulti di oggi che dovrebbero educare gli uomini e le donne di domani. I genitori che non riescono a controllarsi devono stare a casa e lasciare che i loro figli crescano divertendosi….. io continuo a sostenerlo. I Dirigenti e le Società devono intervenire ed invitare in casi come questo il genitore a lasciare l’impianto prima che accada il peggio. Spero tanto che questa persona venga allontanata da qualunque campo di gioco.

Sugli stessi princìpi il pensiero di Michela Brunelli, delegata provinciale FIP Forlì-Cesena e direttamente coinvolta nello staff Eurocamp:

Siamo ancora molto toccati da cosa è successo ieri al nostro torneo. Non ci sono giustificazioni, né attenuanti, non c’entra l’arbitraggio, il vincere o perdere, figli in campo o sugli spalti, sei tu, caro genitore, che non c’entri nulla con lo sport, con il basket, con i giovani. Sei fuori dal gioco. Sei lontano. Penso a tua figlia che ti ha visto tirare un cazzotto ad un suo coetaneo, e penso al nostro mini arbitro.. Che di mini ha poco.. Ha molto più cuore e cervello di tanti adulti.

Quanto accaduto ci fa capire che i primi a dover essere educati sono proprio i genitori, i dirigenti, tutti coloro che hanno il privilegio di seguire un movimento giovanile. Senza arbitri e senza avversari nessuna competizione sarebbe possibile. Eurocamp continua, con sempre maggiore convinzione, il suo vivere e credere nei valori che lo sport ci dona. Massima solidarietà agli arbitri, agli istruttori arbitri e a quanti ogni giorno si prodigano con grande serietà e dedizione a far crescere questi ragazzi, soprattutto da un punto di vista umano. Riflettiamoci su… Tutti.

Mi viene in mente questo video che ho visto proprio in questi giorni su Facebook, dal titolo “I bambini guardano, i bambini imparano: l’esempio è la più alta forma di insegnamento”:

Tornando alla cronaca sportiva, la finale non è saltata grazie all’ennesimo spirito di sacrificio della squadra arbitrale (ma siamo sicuri che non dare segnali forti sia la strada migliore da seguire?) mentre la FIP Emilia Romagna ha lasciato il proprio pensiero in queste frasi comparse sul proprio sito istituzionale:

Il gruppo arbitri e istruttori del 18° Torneo di Pasqua all’Eurocamp e il CIA Regionale, nel rispetto delle squadre che, con la massima correttezza, hanno raggiunto il giusto riconoscimento di quattro giorni di sana e leale competizione sportiva arrivando alle finali di oggi, stigmatizzano e condannano fermamente gli episodi di violenza verificatisi nella giornata di ieri. Prima delle gare di finale di oggi sarà osservato un momento di riflessione affinché la violenza non possa intaccare il valore educativo dello sport

Chiudendo lancio due piccole proposte, per il quale noi come CSI possiamo impegnarci in prima linea, che riguarda l’istituzione di due percorsi formativi-educativi rivolti a:

  • istruttori, allenatori e dirigenti affinché possano essere aiutati con alcuni strumenti e suggerimenti per gestire queste situazioni che possono rovinare il percorso educativo-sportivo portato avanti all’interno della propria società sportiva;
  • genitori dei ragazzi affinché possano capire quali sono i veri valori dello sport, come rischiano di rovinare i propri figli col cattivo esempio e come potrebbero essere “missionari” di questi stessi valori nei confronti degli altri genitori.

Magari, iniziando proprio in occasione di un torneo all’Eurocamp.

 

L’autore - Chi è Alessandro Bondi

Presidente Provinciale, Responsabile Nazionale Arbitri Pallacanestro

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